sabato 16 marzo 2013

Gli amici di mio figlio


Era un pomeriggio come tanti altri, mio marito e il figlio maggiore erano al lavoro. Mi trovavo sola in casa, Andrea era fuori, giocava una partita di calcetto.
Mi piaceva guardare mio figlio quando tornava da quelle partite.
Tornava con i muscoli delle gambe in tensione, gli occhi vivi di un giovane che fa sport, e soprattutto indossava quei pantaloncini corti che nascondevano la sua virilità.
Anche quel pomeriggio aspettavo il suo ritorno, un po’ per giocare con la sua giovinezza, un po’ per sconfiggere la noia che mi perseguitava in quelle ore.
Ricordo che quando tornò stavo in cucina, preparandomi un the, sentì la porta aprirsi e mio figlio urlare: “Mamma? Sono rientrato, con me ci sono Alessandro e Domenico.”
Era una delle prime partite di calcetto che Andrea faceva dopo i nostri furtivi incontri di sesso e un po’ rimasi delusa dalla presenza dei suoi amici.
Speravo rientrasse solo, per poter stavolta godere dei suoi muscoli in tensione, del sudore di maschio e soprattutto del suo membro, che ricordavo ancora con eccitazione dentro al mio culo.
Alessandro e Domenico erano i migliori amici di mio figlio, erano cresciuti insieme e spesso venivano in vacanza con noi.
Andrea mi raggiunse in cucina con i suoi due amici. Prese la Coca Cola dal frigo e cominciò a bere senza bicchiere, direttamente dalla bottiglia. La stava per lanciare agli altri ragazzi, quando lo rimproverai.
“Andrea, prendi i bicchieri per piacere...!”
Lui accennò un sorriso e avvicinandosi a me mi sussurrò in un orecchio: “mamma ti preoccupi che bevo da una bottiglia? Ricordi anche tu che ti sei leccata la mia sborra dal cesso?”
Rimasi impietrita dalle parole di mio figlio, non me lo aspettavo, tantomeno davanti ai suoi amici.
Dissimulai un certo controllo e con un occhiata mi assicurai che i due ragazzi non avessero notato Andrea e le sue parole.
I due ragazzi per fortuna erano distratti, parlando di altro e così tirai un sospiro di sollievo e fulminai con gli occhi Andrea, mentre un brivido attraversava il mio corpo e la fica ….
Lo stupido si passò velocemente la lingua sulle labbra, dissimulando il momento nel quale assaporavo i suoi umori.
Smettila! Gli dissi velocemente, soffocando qualsiasi suono che potesse uscire dalla mia bocca.
Lui sorrise e si avvicinò agli amici.
Bevvero questa benedetta bibita e andarono in camera di mio figlio.
Le sue parole risvegliarono in me piacevoli ricordi: quella volta in bagno,quando la mia lingua raccoglieva ogni singolo schizzo della sua sborra, mentre lui mi leccava il culo.
Sospirai, versai l’acqua nella teiera ed andai in bagno.
Mi sedetti a fare pipì e mentre uscivano le prime goccioline ripensavo a quei particolari momenti.
Feci una cosa che non avevo mai osato, avvicinai le mie dita alla fica e con le ultime goccioline di pipì mi lubrificai, accarezzavo le mie perversioni e la voglia di essere posseduta nuovamente, accarezzavo le mie voglie pensando alle parole di mio figlio.
Stavo penetrandomi quando qualcuno provò ad entrare in bagno.
“Si?” Dissi, con la mia voce ancora rotta dall’eccitazione.
Era la voce dell’amico di mio figlio… “o signora, mi scusi” disse, “pensavo fosse libero il bagno”.
Un pensiero perverso cominciò a farsi vivido nella mia mente,
Volevo farlo entrare, volevo fargli un pompino, farmi strappare la magliettina che indossavo, farmi succhiare i capezzoli, volevo che si perdesse tra le mie tette.
Pensavo questo e mi masturbavo.
Volevo il cazzo dell’amico di mio figlio, essere la mamma troia, darmi a lui. A tutti e tre i ragazzi.
Come potete immaginare, l’azione fu diversa da quello che avrei voluto.
Non feci nulla e uscita dal bagno andai a sorseggiare il mio the.
Mentre l’amico di mio figlio era in bagno, Andrea mi raggiunse in cucina.
Mi si avvicinò e mi disse? “Come va oggi mamma?”
“Va bene” gli dissi, accennando un lieve sorriso. Gli sussurrai: “ma tu sei pazzo! Come ti è venuto in mente di dirmi quelle cose davanti ai tuoi amici”!
Lui si avvicinò ancora una volta a me e mi disse: “mi è venuto in mente perché posso, perché ti ho vista leccare la mia sborra come una troia, perché ho visto come scivolava il mio cazzo nel tuo culo, lubrificato dalla sborra di papà”. E continuò…
“Perché sei una puttanella mamma e perché mentre ti dico questo… il mio cazzo è duro come una roccia”! Abbassai gli occhi e notai con sorpresa la cappella del cazzo di mio figlio venire fuori dai pantaloncini, una cosa molto eccitante.
Andrea mi guardò e con un tono eccitato mi disse: “dagli un bacino mamma”!
Io gli dissi: “ma sei matto? Ci sono i tuoi amici di là”…e Andrea.. “ma non preoccuparti, non vengono qui”… “dai mamma, baciami il cazzo”!
Mi spinse sul suo uccello. Cercai di liberarmi ma lui non mi fece alzare e pressava la mia bocca contro la sua cappella.
Avevo il suo uccello appoggiato sulle labbra, non riuscì a resistere.
Socchiusi le labbra e mi lasciai andare. Lo presi in bocca e cominciai a succhiarglielo, ero eccitata da morire, mentre Andrea mi teneva per i capelli e guidava il ritmo del pompino.
Di colpo sentimmo la porta del bagno aprirsi.
Ebbi un sussulto! Impaurita mi allontanai da Andrea e lui si rimise il cazzo dentro i pantaloncini.
Il suo amico venne in cucina e mi chiese un bicchiere d’acqua.
Andai a prenderglielo con la bocca che ancora sapeva di cazzo di mio figlio…
Per fortuna non ci aveva beccato…!
Stavo pensavo questo quando ebbi un sussulto! Notai che Domenico stava bevendo, ma la sua attenzione era catturata da qualcos’altro.
Continuava a bere, mentre guardava il cazzo di mio figlio che ancora non era andato a riposo dopo il pompino che gli avevo fatto poco prima.

Lilli

Questo racconto fa parte di una storia a puntate dal titolo: Il diario di Lilli.
Il diario è in continuo aggiornamento, ma se volessi leggerlo questo è l'indirizzo: CLICCA QUI

Se invece volessi scrivermi, mandarmi le tue impressioni, parlarmi della tua eccitazione, questa è la mia e-mail:  lillidori70@gmail.com   

5 commenti:

  1. Sei meravigliosa, sempre più presente nei miei sogni e nelle mie fantasie. Peccato non essere uno degli amici di tuo figlio... (Corsaro)

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  2. giocate tutti insieme adesso...tuo figlio è bisex e non lo sapevi!!!!!

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  3. vorrei succhiare il cazzo di tuo figlio e dei suoi amici con te

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  4. Mi fai bagnare come una fontana, ti ritroveresti il mio pisello nel tuo culo, senza dolore per quanto ti lubrificherei con il mio umore

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  5. Vorrei scoparti come meriti in ogni buco del tuo corpo

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